Bovolenta, il medico indagato: "Vigor non mi aveva mai detto che aveva avuto un'aritmia"
I pm di Macerata: "Non ha sottoposto il giocatore della squadra di Forlì agli esami da sforzo"
Insieme
a lui è indagato anche il collega faentino Matteo Scarpa, 38 anni, che
aveva rilasciato a Bovolenta la certificazione di idoneità alla sport
agonistico nel 2011. Come scrive Il Giorno, da parte sua
Mambelli è stato chiaro: "Vigor non mi ha mai detto che 12 anni prima
aveva sofferto di aritmia cardiaca, altrimenti avrei eseguito gli esami
necessari". Infatti l'elettro-cardiogramma da sforzo di regola è
previsto per quei giocatori che hanno superato i 40 anni di età (Vigor
ne aveva 38) o con fattori a rischio. Per Mambelli, poi, a inficiare
sulla morte del giocatore è stata la mancanza di un defibrillatore in
campo: "Se il Palazzetto di Macerata ne fosse stato dotato - ha spiegato
-, Igor avrebbe potuto essere salvato". E continua: "Costa almeno 2mila
euro. Dovrebbe essere presente in ogni condominio".
La moglie: "Ora voglio sapere la verità"- "Vigor
poteva essere salvato? Ora voglio sapere la verità", dichiara la moglie
di Bovolenta al giornale. Federica Lisi, mamma di 5 bambini, è stata
informata dalla squadra intorno alla nuova accusa pendente a carico dei
due medici mentre i genitori del giocatore lo hanno scoperto dai
giornali ed è stato un vero shock. Per questo la donna ha fatto i salti
mortali per evitare ai figli di vedere tv e tg. "E' chiaro che gli
ultimi sviluppi qualche dubbio te lo fanno venire", afferma la donnam
che però rimane con i piedi ben saldi alla realtà: "Aspettiamo di sapere
quello che verrà accertato dai giudici".